Ivrea è una vedetta sul Piemonte ed il suo castello rinasce per accoglierci alla scoperta della sua storia, in una giornata dedicata all' arte con brindisi finale
Partenza in bus dalle località convenute, per raggiungere Ivrea. L'antica Eporedia è un luogo che vanta una lunga storia che dall'antichità romana ci conduce al periodo contemporaneo, passando attraverso un ricco medioevo che lascia importanti tracce. In compagnia della nostra guida Lara scoprieremo come le vie di oggi ripercorrono il tracciato più antico. Il teatro romano, il teatro Giacosa, piazza e scorci verso la Serra Morenica saranno le tappe che avranno come apice il Castello di Ivrea, situato nel cuore storico della città. Il Castello dalle “rosse torri” così lo definì Giosuè Carducci, torna ad accogliere i visitatori dopo anni di abbandono. Costruito per volere di Amedeo VI di Savoia, l’edificio è stato sede di avvenimenti politici e di sontuose feste medievali e conserva ancora oggi il carattere di fortezza difensiva con la sua posizione dominante sulla città. È uno dei simboli di Ivrea, con il caratteristico profilo a tre torri (la quarta torre, destinata a deposito di munizioni, rimase mozzata all’altezza dei camminamenti nel a seguito di una violenta esplosione). Dopo un lungo periodo di chiusura, nel corso del quale sono stati realizzati importanti interventi di restauro da parte del Comune di Ivrea proprietario del bene è nuovamente possibile scoprirne vicende e curiosità attraverso una visita guidata che consente di esplorare il grande cortile, alcune delle celle risalenti al periodo in cui il Castello fu adibito a carcere e di salire sui camminamenti di ronda, finora mai aperti al pubblico. Dall’alto si può ammirare uno splendido panorama sulla città, sull’Anfiteatro Morenico eporediese e far correre lo sguardo dal Canavese fino all’imbocco della Valle d’Aosta. Dal camminamento di ronda la vista sulla vicina cattedrale è meravigliosa e questa sarà la prossima nostra tappa. La cattedrale di Santa Maria Assunta, con la sua storia millenaria, è indubbiamente il più importante luogo di culto della città di Ivrea. La tradizione erudita sottolinea la continuità nel tempo di questo rilevante luogo sacro, sorto in posizione di rilievo dove si ipotizza la collocazione dell’acropoli romana. A supportare tale tradizione concorre il reimpiego di reperti lapidei di età romana, ora custoditi nella parte più antica della cripta; si tratta del sarcofago realizzato per il questore Caio Atecio Valerio nel I sec. d. C. e di un’ara votiva con iscrizione che documenta il culto per Giove Ottimo Massimo, murata in una parete. La cripta fu realizzata in momenti diversi. La parte più antica, di influenza carolingia, è caratterizzata da un andamento anulare, con un tipico gioco di volte a crociera sostenute da snelle colonnine e capitelli tronco-conici. La parte più recente della cripta (XII e XIII secolo) si distingue per i capitelli a motivi vegetali o zoomorfici e le decorazioni parietali. Vi sono infatti affreschi di epoche differenti, alcuni di gusto tardo-romanico, altri tardo-gotico; tra i soggetti rappresentati vi sono due Santi guerrieri, San Gaudenzio, una Annun-ciazione e un’opera attribuita a Giacomino da Ivrea raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Cristoforo e Antonio Abate; infine si segnala la rappresentazione di altri episodi di vita mariana, scoperti durante la campagna di scavo degli anni novanta del Novecento. la scoperta della città Per concludere questa passeggiata nella storia, vi invitiamo a brindare insieme per un piacevole momento.
Verso le ore 18.00, in un locale del centro storico, ci ritroveremo per alzare i calici godendoci un aperitivo all'insegna del territorio e della storia di questo importante angolo di Piemonte che oggi si è celebrata durante questo nostro viaggio.
L'aperitivo comprende una bevanda con un abbinamento di sapori piemontesi in un locale che parla esso stesso delle tradizioni più caratterizzanti la città. Al termine della pausa, raggiungiamo il bus per il viaggio di rientro nelle località di provenienza.